Estendere le indicazioni geografiche anche ai prodotti no food a tutela di produttori e consumatori, in termini di lotta alla contraffazione e di una sana concorrenza: è questo il tema discusso ieri nel corso una della tavola rotonda ospitata dal Parlamento Europeo, con la Commissione Europea, rappresentata dalla capo unità Amaryllis Verhoeven. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare nuovamente la Commissione sulla necessità di introdurre il tema nel suo programma di lavoro 2018 e per questo CNA Bruxelles ha predisposto un position paper che ha raccolto l’adesione delle associazioni: GSEVEE per la Grecia, ATA per la Spagna, CNIPMMR per la Romania, ZRP per la Polonia, DESIGN AND CRAFT COUNCIL IRELAND per l’ Irlanda, AICC- Associazione Italiana delle Città delle Ceramiche.
La Tavola Rotonda è stata organizzata dai Parlamentari europei: Isabelle Roziere e Nicola Danti, in collaborazione con CNA Artistico e Tradizionale Nazionale rappresentata dal Presidente Andrea Santolini e dal responsabile Gabriele Rotini e, con CNA Bruxelles, rappresentata da Elisa Vitella. Presente anche il Senatore Stefano Collina in rappresentanza di AICC.
Alla Tavola Rotonda sono intervenuti inoltre: Brian McGee ( DESIGN AND CRAFT COUNCIL IRELAND), Stefano Collina ( AICC), Pauline DUBOIS-GRAFFIN e Marianne Villeret ( APCMA – Francia), Fanny Lossy ( OrIGin).
La CNA che ha aperto i lavori, ha ricordato come dalla pubblicazione del libro verde del 2014 fino alla risoluzione del Parlamento Europeo del 2015, la Commissione continua a prendere tempo, ribadendo la necessità di una politica europea armonizzata relativa sul “know-how tradizionale” costituito principalmente da micro e piccole imprese, nell’ambito di un’Indicazione Geografica, che rappresenterebbe il potenziamento dello sviluppo e del consolidamento dell’intera catena del valore collegata al territorio, alle produzioni di eccellenza già esistenti (ad esempio quelle alimentari DOP e/o IGP).
A livello internazionale, rafforzerebbe gli strumenti di contrasto della contraffazione e delle pratiche sleali, per una maggiore competitività sul Mercato Interno e sui mercati extra-europei. Non si tratta solo di prodotti artistici, ma di tradizioni, competenze e valori di imprese e territori che se non salvaguardate rischiano di essere perse.
La Capo unità Verhoeven ha chiesto ulteriore tempo per poter valutare i possibili vantaggi di una proposta del genere, esortando i vari speaker a chiedere una tutela nazionale a ciascuno Stato Membro.
CNA continuerà a lavorare in sinergia con le altre associazioni e con la Commissione fornendo tutto il supporto necessario, per arrivare ad una proposta legislativa sull’ estensione della tutela delle indicazioni geografiche anche ai prodotti non agroalimentari, fondamentale per le piccole imprese.