Un corso che mira dritto a formare nuove competenze per connettere la tradizione all’innovazione nella lavorazione artigianale del ferro. E che sperimenta, per centrare l’obiettivo, un percorso articolato in tre linee. Con la regia degli esperti dell’Area Formazione di CNA Sostenibile, che hanno ideato e stanno coordinando il progetto cofinanziato da Regione Lazio e Fondo Sociale Europeo.
Dopo la consegna degli attestati in “progettazione digitale e prototipazione di prodotti in ferro” ai dieci allievi (tutti disoccupati) che hanno partecipato alla linea 1, questa settimana si è conclusa l’esperienza formativa che ha coinvolto gli imprenditori di cinque imprese del settore: Giuseppe Ciarroni (Civita Castellana), Giovanni Benedetti (LAM, Caprarola), Luigi Tonietti (L’Artigiano del Ferro, Tuscania), Franco Vallecoccia (Stile Ferro di Vallecoccia Giovanni e Figli, Tarquinia), Marco Bracci (Esclusivi Ferri Forgiati, Civita Castellana).
Ciascuno è stato affiancato in laboratorio da un coach. Le attività, della durata di 40 ore, sono state così pianificate tenendo conto delle esigenze e delle prospettive delle singole realtà aziendali. “L’entusiasmo manifestato rivela che le imprese hanno maturato piena consapevolezza del bisogno di innovazione per poter aprirsi a nuovi mercati e una forte volontà di impegnarsi in questa direzione. E’ quindi necessario offrire gli strumenti giusti per agevolare ed accompagnare un processo ormai ineludibile, nell’ottica di una maggiore competitività e della creazione di occupazione”, osserva Luana Melaragni, responsabile di CNA Sostenibile.
Gli imprenditori hanno acquisito competenze in materia di marketing e, soprattutto, conoscenze teoriche e metodologie per la gestione dell’innovazione tecnologica e produttiva. 28 ore del corso sono state dedicate all’approfondimento dell’artigianato hi-tech: modellazione e stampa 3D per la prototipazione, ma anche Arduino/Genuino.
Alla fine, insieme con i coach – Americo Bazzoffia, Mauro Jannone e Davide Mariani – sono state pianificate specifiche azioni per trasferire le competenze nell’attività quotidiana.
Il bello è che le tre linee si incontrano, perché le cinque imprese (con altre) ospitano gli stage previsti dal progetto. Fino al prossimo novembre, resteranno in azienda gli allievi che dovranno poi sostenere l’esame per conseguire la qualifica di “digital designer & maker del ferro”.
Insomma, un caso di formazione efficace, costruita davvero con il mondo produttivo e con lo sguardo rivolto alle concrete opportunità che possono aprirsi per un settore dell’artigianato la cui sorte, come quella di tanti altri, è legata alla capacità di innovarsi, di coniugare creatività e manualità, tradizionali punti di forza, con la tecnologia.