Grande partecipazione sabato mattina all’assemblea elettiva della CNA di Viterbo e Civitavecchia. Gremita la sala della Domus de La Quercia, dove Angelo Pieri è stato confermato presidente all’unanimità, di fronte a una platea di cui hanno fatto parte il presidente nazionale Ivan Malavasi, il direttore e presidente di CNA Lazio, rispettivamente Lorenzo Tagliavanti e Danilo Martorelli, e alla segretaria di CNA Viterbo e Civitavecchia Luigia Melaragni, che ha coordinato i lavori. Tra le autorità, i parlamentari Alessandro Mazzoli e Alessandra Terrosi, il consigliere regionale Riccardo Valentini, e il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, il presidente della Camera di commercio Ferindo Palombella, il presidente della Carivit Aldo Perugi e quello della Fondazione Carivit Mario Brutti.
Proprio Michelini ha aperto l’assemblea, sottolineando l’aria di “concretezza e ottimismo – ha detto – che va trasferita verso chi rappresenta le istituzioni. Le associazioni, portatrici di interessi e di passioni, devono stimolare il sindaco”. Quindi la relazione del presidente uscente, Angelo Pieri, che ha dato un messaggio di speranza. “Quella tra la CNA di Viterbo e Civitavecchia – ha spiegato – è stata la prima operazione di fusione nel nostro tessuto associativo a livello nazionale. Un atto di coraggio, ma che guardava lontano. Il saldo negativo nell’artigianato desta preoccupazione, costruzioni e legno sono in picchiata, drammatica la disoccupazione giovanile. Quando la pressione fiscale supera il 70 per cento e 70 sono anche gli appuntamenti l’anno con il fisco, uno ogni tre giorni, per fare impresa bisogna essere eroi o incoscienti. Ma c’è una tendenza che mi sembra emerga con nettezza: i nostri imprenditori, nonostante tutto, non si rassegnano, non hanno la vocazione al declinismo. Bisogna tornare a partecipare e potenziare una rinnovata rappresentanza, se si vuole dare una scossa benefica alla politica, alle istituzioni”.
Il presidente di CNA Civitavecchia, Alessio Gismondi, è entrato nel campo delle ultime decisioni del governo, che “ha rimandato Imu e Iva a settembre. Sarà un mese terribile, quello che arriva dopo agosto, quando le entrate delle imprese sono tutt’altro che buone”. La parola quindi a Tagliavanti, che ha valorizzato il ruolo dell’artigianato “Nel Lazio – ha commentato il direttore di CNA Lazio – la crisi picchia di più. Hanno collassato insieme edilizia, finanza pubblica e consumi ma a fronte di questo l’artigiano è già avanti, solo che bisogna averne piena consapevolezza: gli americani se ne sono accorti e ci studiano, perché sono il paese più innovativo al mondo. Ma dobbiamo capirlo anche noi”.
Prima dell’inizio delle votazioni, a chiudere gli interventi è stato Malavasi. “Mentre noi a livello nazionale discutevamo su come superare le logiche provinciali, Viterbo e Civitavecchia avevano già messo in pratica i nostri propositi. Avete avuto l’intelligenza di superare l’individualismo e unire le forze, creando un vantaggio di competenze e di servizi”. Il presidente della CNA ha toccato anche temi a carattere nazionale. “Siamo stanchi di rispondere a milioni di certificati per dimostrare che siamo onesti. Sarebbe meglio anche che il governo ci interpellasse prima e non dopo aver scritto le leggi. L’ultima volta, si è rischiato di far uscire dal mondo del lavoro 80 mila installatori. Il nostro centro studi, nel biennio 2011-2012, ha analizzato 20 capoluoghi di provincia: abbiamo scoperto un inasprimento fiscale di 11 punti. Per pagare le tasse – ha concluso Malavasi – non basta più lavorare fino a giugno: c’è chi deve arrivare fino a settembre. Ho tremato a sentire il premier Enrico Letta che diceva adesso tocca alle imprese. E’ stata una frase infelice, sembrava una risposta all’appello che avevamo fatto come Rete Imprese Italia alla politica, cui dicevamo adesso tocca a voi”.
In chiusura, l’elezione degli organi dirigenti: Angelo Pieri sarà affiancato da una presidenza in larga parte rinnovata. Ne fanno parte gli imprenditori Maria Luisa Appetito, Armando Belloni, Giovan Battista Chiodetti, Alessio Gismondi, Daniela Lai, Palmiro Masini. Eletta dall’assemblea anche la nuova direzione provinciale, composta da 50 membri, in rappresentanza delle diverse categorie e aree territoriali.