complianceE’ positivo il giudizio sulla proposta di legge che istituisce gli indici di affidabilità fiscale per gli imprenditori espresso oggi dai rappresentanti di Rete Imprese Italia in audizione alla Commissione Finanze della Camera.

Gli Indici – si sottolinea in una nota di Rete Imprese Italia – segnano l’abbandono degli studi di settore come strumento di accertamento e possono avviare una nuova stagione di rapporti tra fisco e contribuente all’insegna della compliance.

Si tratta di un cambio di passo che Rete Imprese Italia sollecita da tempo e che dovrà avvenire coinvolgendo i contribuenti e le rappresentanze degli imprenditori, rendendo trasparente la metodologia adottata per individuare i nuovi indici, costruendo un modello statistico capace di cogliere l’effettivo livello di compliance dei singoli contribuenti.

Rete Imprese Italia apprezza la previsione di specifici benefici collegati ai diversi livelli di affidabilità raggiunti dai contribuenti con l’obiettivo di promuovere l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari e il rafforzamento della collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti.

In particolare, sollecita Rete Imprese Italia, i benefici dovranno tradursi in forme premiali finalizzate a semplificare gli adempimenti, escludere alcuni tipi di accertamento, ridurre i termini di accertamento, ma anche ridurre la pressione fiscale per le imprese che si distinguono per livello di compliance fiscale e che si collocano, per redditività, sopra le medie dei settori di appartenenza.

Infine, dovranno essere conoscibili i diversi livelli da cui scatteranno eventuali inserimenti in liste di controllo ovvero le diverse forme di premialità.