I vincoli europei rischiano di rendere inefficaci le politiche di sostegno agli investimenti, di cui le imprese, in particolare le piccole, hanno bisogno per poter affrontare le sfide economiche globali. E in particolare, un eccesso di attenzione al rispetto del deficit rischia di danneggiare la coesione politica e sociale europea, il bene primario su cui si fonda l’Unione. E’ il pensiero del Presidente della CNA, Daniele Vaccarino, interpellato da Radio Vaticana, sulla manovra correttiva richiesta all’Italia da Bruxelles.
“E’ necessario andare avanti con le riforme, in particolare quelle che riguardano il mondo del lavoro, che devono continuare ad avere la priorità – ha detto Vaccarino -. Bisogna sostenere assunzioni a tempo indeterminato per fermare il fenomeno della precarietà, così come arrivare a una tassazione più equa che permetta alle imprese di avere più soldi per investire”.
“Temo un nuovo restringimento delle piccole possibilità che ci sono state in questi anni, per esempio, per le imprese di investire, o anche degli interventi pubblici capaci di creare occupazione. Per questo – conclude Vaccarino – auspico che l’Europa sia più attenta a quello che sta accadendo nell’intero sistema e non si fissi sullo 0,1% o 0,2% di qualche Stato”.