“Niente tornerà come prima. La fase attuale esige un forte cambiamento nel nostro modo di pensare e di operare, oltre che un processo di profonda innovazione nel modello di sviluppo. Nessuno può pensare di poter affrontare da solo le sfide che abbiamo di fronte. C’è bisogno di fare rete, di mettere in comunicazione e condividere esperienze, idee, progettualità. Insomma, di unire le forze per ripartire, per ricostruire una prospettiva di crescita”. Lo ha detto Pierluigi Suriano, in apertura dell’assemblea elettiva della CNA di Tarquinia, che lo ha confermato presidente della sede territoriale e ha rinnovato gli organismi dirigenti, eleggendo Roberto Bernabei, Daniele Conversini, Giorgio Orfini e Sandro Pestelli membri della presidenza, mentre sono entrati a far parte del direttivo Elena Biagiola, Francesca Borgia, Lucio Celli, Luigi Di Domenico, Gionni Elisei, Marcello Natale, Emilio Tartarelli, Massimo Torquati e Paolo Trezzini.
L’appuntamento congressuale, che si è tenuto nella sede dell’Università Agraria, è stato l’occasione per un confronto a 360 gradi: sull’azione di rappresentanza della CNA, sull’organizzazione dei servizi alle imprese, sul rapporto con le amministrazioni locali. Riguardo a quest’ultimo punto, Suriano ha parlato di “passi in avanti nel rapporto con le istituzioni, in primo luogo con il Comune di Tarquinia: il dialogo con il sindaco e gli altri amministratori è continuo. Si tratta adesso di rafforzare la concertazione, estendendola dal tema, comunque prioritario, del coinvolgimento delle piccole imprese nella realizzazione delle opere a quello, per esempio, del contributo dell’artigianato nell’organizzazione degli eventi culturali ed espositivi, che hanno una ricaduta economica interessante nel territorio”. L’attenzione verso le piccole e medie realtà produttive è stata confermata dall’intervento del sindaco, Mauro Mazzola, con il quale la CNA firmerà, a breve, un protocollo d’intesa per una efficace azione antiabusivismo.
All’assemblea, i cui lavori sono stati coordinati dal giovane responsabile della sede, Fabrizio Marra, ha partecipato Luigia Melaragni, segretaria della CNA Associazione di Viterbo e Civitavecchia, che si è soffermata sull’attività di monitoraggio avviata dalla CNA nazionale per misurare le reali capacità di governo e Parlamento nel fornire risposte adeguate ai bisogni delle imprese e ha indicato le richieste rivolte all’esecutivo. Tra queste: la riduzione del costo del lavoro e degli oneri a carico di chi assume (come la rimozione degli ostacoli burocratici relativi al contratto di apprendistato); l’introduzione della compensazione dei crediti certificati con i debiti tributari, previdenziali ed assistenziali nel caso di mancato rispetto dei tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione; la progressiva esclusione degli immobili strumentali delle imprese dall’Imu; rivisitazione della disciplina della Tares; la modifica del sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri), limitandone l’applicazione ai rifiuti tossici.
La sede di Tarquinia costituisce un punto di riferimento per le piccole imprese. Nel sistema della CNA di Viterbo e Civitavecchia, è quella che, dopo Viterbo, eroga il maggior numero di prestazioni. Più di 300, oltre l’80 per cento degli iscritti nell’Albo, gli artigiani associati.