ecobonusE’ finalmente approdato alla Camera il disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”. CNA aveva sollecitato, tra le priorità, misure efficaci per avviare un processo di riqualificazione del nostro patrimonio edilizio. “Ci sembra che la manovra contenga un impegno forte verso questa direzione. Del resto, anche il dramma che vivono le nostre comunità colpite dal terremoto, ci ricorda che non possiamo sottrarci al dovere di tutelare il territorio, mettendolo in sicurezza, e di conservare il tessuto urbano, riqualificandone gli immobili e i servizi”, è la considerazione di Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, che sottolinea: “Si va oltre lo schema classico dell’ecobonus, agevolazione che pure è stata, negli anni, un risultato del nostro pressing”.

Sono prorogati al 31 dicembre 2017 sia l’ecobonus del 65 per cento per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di efficienza energetica che la detrazione fiscale del 50 per cento per le ristrutturazioni edilizie. “Ma la riforma contenuta nel disegno di legge si indirizza esplicitamente al miglioramento della qualità dell’involucro degli edifici, anche condominiali, vale a dire a quelle attività che finora l’ecobonus non è riuscito a stimolare se non in misura quasi trascurabile. E riqualificare gli involucri -afferma la segretaria della CNA- significa dotare il condominio di impianti efficienti e correttamente dimensionati, vale a dire con potenza sensibilmente inferiore a quella attualmente richiesta. Potrebbe essere così semplificato il ricorso alle fonti di energia rinnovabili per il minor fabbisogno di energia richiesto. Si tratta di un provvedimento orientato alla trasformazione degli edifici ad energia zero, così come richiesto da tempo dalle istituzioni europee”.

Il nuovo meccanismo premia gli interventi più estesi e complessi: rispetto all’usuale detrazione del 65 per cento, si prevede una maggiorazione del 5 per cento per le opere di ristrutturazione di secondo livello, con una ulteriore maggiorazione del 5 per cento nel caso di miglioramento della prestazione energetica invernale/estiva dell’intero edificio.

“E’ un incentivo sicuramente importante, che apprezziamo particolarmente, la detrazione prevista per l’adozione di misure antisismiche su edifici siti nelle zone sismiche 1 (con più alta pericolosità),

2 (dove possono verificarsi forti terremoti) e 3 (forti terremoti ma rari)”, osserva Melaragni.

Confermato altresì, nel disegno di legge, il bonus mobili ed elettrodomestici.

Prorogato e potenziato (è aumentato al 65 per cento) il credito d’imposta riconosciuto alle imprese alberghiere esistenti alla data del 1° gennaio 2012, per le spese relative a interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o di eliminazione delle barriere architettoniche

Una sola ma preoccupante ombra, secondo la CNA, “è la possibilità di cedere il credito di imposta, riferito alla detrazione fiscale degli incentivi, alle imprese che realizzano gli interventi e ad altri soggetti privati, con esplicita esclusione degli istituti di credito e finanziari nel caso del sismabonus. Ma ci auguriamo -conclude la segretaria della CNA- che il confronto con il governo possa condurre ad una soluzione positiva anche riguardo a questo aspetto”.