Piovono podi sui formaggi della Tuscia. Al “Premio Roma” le imprese di casa CNA hanno fatto il pieno di riconoscimenti: quattro ori e due bronzi. “E non è la prima volta, tutte le aziende negli anni scorsi erano infatti già state premiate. È la conferma che la qualità dei nostri prodotti non è seconda a nessuno, vince e convince mantenendosi costantemente a livelli di eccellenza assoluta”. Così la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni, saluta i successi di Caseificio Cioffi, Alta Tuscia Formaggi e Formaggi Chiodetti, ricevuti ieri nella Sala del Tempio di Vibia Sabina.
Uno dei “recidivi” nella vittoria è il Caseificio Cioffi nel capoluogo: è la terza volta che raggiunge il gradino più alto del podio nelle paste filate fresche, cui si aggiungono anche “un paio di terzi posti, sempre con il Fior di latte”. Che ieri ha battuto tutti ancora una volta. “Onestamente – dice Mauro Cioffi – non me lo aspettavo, perché dobbiamo combattere anche con il latte di bufala, in un unico concorso. E non è semplice”. Tantissimi, come sempre i concorrenti. “Purtroppo non ero presente per un problema, mi è molto dispiaciuto. Abbiamo avvertito, ma non mancheranno altre occasioni: il concorso è validissimo e fatto molto bene: parteciperemo di nuovo”.
Dalla città dei Papi a quella che muore. Alta Tuscia Formaggi ha vinto il primo premio nei formaggi stagionati con “Napoleone gran riserva” e nei semistagionati con “L’Antico di Civita di Bagnoregio”. Quest’ultimo “era stato già medaglia d’oro lo scorso anno – commenta Fabio Recagno – e a novembre al World Cheese Award aveva conquistato il bronzo”. Oltre 2,5 kg di peso, è un pecorino a crosta lisca e scalzo dritto. “È Prodotto legato al territorio, studiato proprio per tirare fuori i gusti di una volta. Abbiamo anche l’autorizzazione di Provincia e Comune per utilizzare il nome e l’immagine di Bagnoregio”. L’altro oro è per il “Napoleone”, un pecorino con stagionatura di oltre 12 mesi. Circa 7-8 kg di peso, latte ovino, canestrato: questo il suo dna. “Siamo molto soddisfatti”, conclude Recagno.
Due bronzi per Formaggi Chiodetti, di Civita Castellana: uno nel primo sale con “Stracchino del Lazio”, l’altro nella sezione nazionale e internazionale nella tipologia formaggi affinati, aromatizzati e speziati con “Buono ai 3 Pepi”. “Partecipiamo sempre con prodotti innovativi – racconta Giovan Battista Chiodetti – piuttosto che tradizionali, anche per testarli. La valenza del campo di riferimento ci ha fatto piacere”. E lo stesso vale anche per lo stracchino: “Non essendoci una sezione dedicata ai formaggi molli di mucca, il nostro si è dovuto confrontare con quelli freschi primo sale prodotti con varie tipologie di latte: mucca, pecora, bufala, capra. Un terzo premio ottenuto dietro a prodotti realizzati con latte di capra e pecora per noi è stato un successone”.