Apprezzamento è stato espresso dalla CNA per l’impegno della Regione Lazio ad utilizzare parte dei fondi comunitari a favore di interventi per l’efficienza energetica e la produzione di energie rinnovabili negli edifici pubblici: sicuramente i 25 milioni di euro disponibili potranno dare ossigeno a settori trainanti oggi in grave affanno. Non mancano, però, le preoccupazioni riguardo alle procedure che saranno adottate, poiché dal convegno tenutosi per la presentazione del Fondo regionale di promozione dell’efficienza è emersa la possibilità che i lavori siano accorpati in un unico bando.
Il direttore della CNA del Lazio, Lorenzo Tagliavanti, ha quindi scritto all’assessore regionale alle Infrastrutture, alle Politiche Abitative e all’Ambiente, Fabio Refrigeri, per invitarlo a non seguire questa strada. Secondo l’associazione di categoria, un’unica gara richiederebbe dei requisiti che escluderebbero, di fatto, le piccole imprese dalla possibilità di partecipare in via diretta.
“Concordiamo sulla necessità di evitare una eccessiva polverizzazione degli interventi, che sarebbero in tal modo difficile da gestire, ma -suggerisce la CNA- riteniamo che si debbano preferire lotti non superiori a tre milioni di euro, per assicurare un’adeguata partecipazione degli operatori locali, rispettando il principio di una efficiente gestione delle procedure”.
L’iniziativa è stata concordata e condivisa con tutte le articolazioni territoriali della CNA. Per Enio Gentili, presidente di CNA Costruzioni di Viterbo e Civitavecchia, “non possono essere compiute scelte che penalizzerebbero le piccole e medie imprese della filiera dell’edilizia, soprattutto in una fase di fermo dei lavori. Sarebbe assurdo se le nostre realtà locali, che hanno fatto il possibile per resistere alla crisi, fossero tagliate fuori da un’operazione che proietta i territori verso la ripresa, lungo un percorso di sviluppo innovativo, legato alla green economy”.