“Passione, passione, passione”. È stata la risposta di Giovan Battista Chiodetti al giornalista Sandro Capitani, caporedattore di Radio Uno Rai (responsabile e conduttore della rubrica “Coltivando il futuro”), che gli aveva chiesto quale fosse il segreto della longevità della sua azienda, la Formaggi Chiodetti di Civita Castellana, ieri in festa per i 50 anni di attività. Una passione premiata dal successo dei prodotti e certamente riconosciuta dalle centinaia di persone che hanno partecipato la mattina alle visite guidate al caseificio e nel pomeriggio prima all’incontro con i protagonisti di questa storia artigiana poi alle degustazioni.
Al talk, presenti anche il senatore Umberto Fusco e la consigliera regionale Silvia Blasi, che hanno portato il loro contributo, evidenziando l’importanza di sostenere e promuovere la qualità del made in Tuscia e dell’ambiente, sono intervenuti il sindaco di Civita Castellana, Franco Caprioli, a testimoniare il profondo legame dell’impresa con la città (“Formaggi Chiodetti è tra i nostri fiori all’occhiello”), il presidente di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti, il segretario generale della Camera di Commercio di Viterbo, Francesco Monzillo, e la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni.
“In 50 anni il mondo è cambiato profondamente. Un’azienda che ha vissuto così a lungo ha certamente attraversato momenti difficili. Se si è riusciti a superato le difficoltà e, anzi, a crescere e a imporsi sui mercati, vuol dire che si è avuta l’intelligenza, e la capacità, di coniugare tradizione e innovazione”, ha sottolineato Tagliavanti. “E di puntare – ha aggiunto Monzillo – sulla qualità, tanto che Formaggi Chiodetti è tra le prime imprese artigiane ad aver ottenuto l’utilizzo del marchio Tuscia Viterbese, e sulla presentazione del prodotto, sia nelle fiere che nel punto vendita, dove sembra di entrare in una galleria d’arte”.
Giovan Battista Chiodetti è anche vicepresidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia. “Ne siamo orgogliosi – ha affermato Melaragni – perché Giovan Battista è un vero artigiano. I suoi nonni erano pastori. Lui, la moglie e i figli conducono l’attività avviata dal padre. Con entusiasmo e insieme con chi vi lavora, lui ci tiene a dirlo. Non è un aspetto di scarsa importanza. Giovan Battista ha investito molto nella sua azienda, è tra le realtà che hanno puntato sull’innovazione di processo, di prodotto e organizzativa, ma ha conservato i valori fondamentali dell’artigianato: l’umanità e le radici ben piantate nella terra civitonica. Di questa città è innamorato”.
Poi il lavoro duro del pastore, che non si ferma neppure il giorno Natale, nel racconto di Rinaldo Antonelli, di origine abruzzese, tra i fornitori di latte dell’azienda. E l’evoluzione del processo di lavorazione dei formaggi, anche con l’arrivo delle nuove tecnologie, così come la sperimentazione per la diversificazione dei prodotti (oggi si trasforma soprattutto latte di mucca, a differenza di un tempo) nelle parole di Claudio Ciarroni, casaro, che ha chiuso così l’intervento: “In azienda c’è un bellissimo clima. Il lunedì sono contento di tornare al lavoro”.
“Un mondo buono in forma”, è il claim scelto per la festa dei 50 anni. Ma si può essere in forma consumando formaggio? Non ha dubbi la dietista Sara Carnevale: “Il formaggio contiene proteine nobili, per esempio è ricco di calcio, prezioso per le donne nella prevenzione dell’osteoporosi e non solo. La cosa veramente importante è recuperare un equilibrio nell’alimentazione”. I pro – ha spiegato – sono tanti, non ultimo il fatto che il latte fermentato è un alimento probiotico. È fondamentale una corretta informazione. Nella scelta del formaggio, comunque, si punti sempre sulla qualità.
Commosso Giovan Battista Chiodetti nel ricordare i nonni, pastori abruzzesi, e nel ripercorrere le tappe dell’azienda, a partire dal 1969: “E’ una storia fatta di relazioni: con i familiari, i collaboratori, i clienti, i fornitori. E con le istituzioni. Il risultato economico è necessario, ma ciò che conta di più è la condivisione del nostro percorso, il consenso dei cittadini, il legame con le persone. Si cresce insieme”. E il primo omaggio – un mazzo di fiori – è stato per la madre, Rosa Mazzilli. Una donna intelligente, forte, tuttora una colonna dell’impresa.
Una targa è stata consegnata a Chiodetti dalla Camera di Commercio, un piatto realizzato dal ceramista Vincenzo Dobboloni dalla CNA: “A Giovan Battista Chiodetti per aver scritto con gusto e passione mezzo secolo di storia artigiana”.