“Auspichiamo che il dibattito acceso dalle interrogazioni parlamentari sui treni ad alta velocità a Orte, spinga Trenitalia ad una apertura al confronto su concrete ipotesi di lavoro, con l’obiettivo di migliorare il collegamento della Tuscia con il resto del Paese, per facilitare l’afflusso di turisti e poter offrire un servizio efficiente a chi viaggia per affari”. Così Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.
“E’ evidente che la fermata o la stazione di partenza dell’alta velocità a Orte – dice Melaragni – non risolverebbe tutti i problemi di adeguamento e potenziamento della rete infrastrutturale, ma non escluderebbe certo gli altri interventi necessari, non ultimi quelli sollecitati dai pendolari. Guardiamo con attenzione alla soluzione promossa dalla Regione Umbria con l’avvio sperimentale, nel febbraio di quest’anno, della fermata del Frecciarossa a Perugia, in direzione di Milano”.
“E’ vitale l’impegno delle istituzioni. Da tempo Regione Lazio e Regione Umbria cooperano per incrementare i collegamenti ferroviari, a favore degli utenti di entrambe le regioni. Anche l’alta velocità a Orte interessa sia la Tuscia che Terni ed altre aree dell’Umbria: la collaborazione instaurata tra le due Regioni può avere un peso importante nel confronto con Trenitalia. Come sempre, sarà fondamentale un lavoro di squadra, con il contributo dei rappresentanti delle istituzioni ai diversi livelli e di tutti i soggetti interessati”, conclude la segretaria della CNA.